Segretario Regionale: Luca Barutta

A cura di Luca Barutta
Segretario Regionale ANAAO ASSOMED del Veneto

Caro Dottor Benazzi,
siamo stupiti delle Sue affermazioni, fatte in audizione al Consiglio Comunale di Vittorio Veneto e riportate dai giornali in modo virgolettato.

Da quanto i mass media riportano, Lei in quella audizione ha pesantemente condannato le dimissioni e cessazioni dal rapporto di dipendenza di alcuni medici dirigenti dipendenti dell’Az. ULSS 2 “Marca Trevigiana”, tacciandoli di comportamento “non etico” e di scarso impegno lavorativo.

Non eravamo a conoscenza che Lei fosse competente in materia di deontologia ed etica medica. Queste materie comportano ovviamente delle specifiche conoscenze che non crediamo siano uno dei requisiti basilari per diventare Direttore Generale di una Azienda Sanitaria Pubblica.

Ma se tali materie non sono una competenza specifica dei Direttori Generali e quindi Sua, tali da darle l’autorità di sentenziare in modo così pesante, a quale titolo si permette di giudicare e condannare in materia di etica i comportamenti dei medici e in particolare di alcuni in un momento così difficile, dove la categoria ha dimostrato di avere un elevato senso di responsabilità e di sacrificio?

Ma se Lei ritiene di potersi permettere, in assenza di competenze specifiche, una pubblica condanna di medici che dopo tanti anni di studi e sacrifici per lavorare in ospedale si vedono frustrati sul piano sociale, professionale ed economico, costretti sempre più a privilegiare una efficienza quantitativa piuttosto che qualitativa delle prestazioni sanitarie e esposti alla rabbia e sempre più alle aggressioni degli utenti per colpe non loro di tipo organizzativo generale e decidono di dimettersi e andare via, allora anche noi possiamo giudicare dal punto di vista etico il Direttore Generale qualora, a nostro giudizio, sia venuto meno ai principi etici e imponga di gestire i reparti in modo a volte vessatorio, obbligando i medici a lavorare con carichi di lavoro e orari insopportabili e rischiosi per la salute del paziente e del dipendente.

Chi dei due ha più violato l’etica, il medico stanco e frustrato che si arrende e va via o chi in nome di una mal interpretata efficienza economica ha creato o ha comunque permesso che tutto ciò accada?

Caro Dott. Benazzi si faccia questa domanda prima di accusare con troppa superficialità un medico.

Se la crisi del S.S. Nazionale e Regionale Le impedisce di gestire al meglio e di raggiungere gli obiettivi che Le sono stati dati, se la prenda con chi l’ha messa in queste condizioni piuttosto che scaricare le responsabilità e la colpa in una audizione pubblica su una categoria ! 

Rifletta e si scusi con i Medici della Sua Azienda.

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