Segretario Regionale: Luca Barutta

Leggi l'articolo su Rovigo Oggi – 3 febbraio 2017
I dati del sindacato Anaao Assomed, divulgati dal sindacalista Guido Senesi, fanno riflettere. "Il sindacato forse dà fastidio al direttore generale, ma è nel giusto"

Il sindacato dei medici Anaao Assomed aveva criticato aspramente la situazione dei pronto soccorsi degli ospedali di Adria, Rovigo e Trecenta (LEGGI ARTICOLO). La difesa del direttore generale, molto piccata, non pare avere soddisfatto del tutto la sigla sindacale, che replica immediatamente

 "Abbiamo la metà dei posti letto in ospedale di paesi che hanno un sistema sanitario comparabile con il nostro, dopo anni e anni di tagli". E' il dato di fatto dal quale parte il sindacato dei medici Anaao per segnalare la situazione in cui versa Rovigo.

 Dopo la denuncia diramata da Anaao Assomed Polesana, organizzazione sindacale dei medici guidata da Guido Senesi, l’azienda sanitaria Ulss 5 Polesna aveva tentato di smentire le segnalazioni di forti sofferenze e inefficienze dei pronto soccorsi degli ospedali polesani, fatte dai medici. Non c'è riuscita bene, secondo Assomed.

 "Ha smentito - spiega Senesi - accusando la sigla sindacale di strumentalizzazione a discredito dell'ospedale e dell'intera Ulss 5.

 A questo proposito inviterei il direttore generale a restare sereno e a sentire le critiche come un incoraggiamento a far meglio e non come un attacco 'ad personam'. Se ho sentito l'esigenza di diramare il comunicato stampa di cui si parla è perché sono stati i colleghi che rappresento a sollecitarmi in questo senso lamentandosi del pesante clima lavorativo in cui sono costretti ad operare".

"Come utente poi credo che il pronto soccorso possa e debba essere la prima vetrina e interfaccia con cui l'azienda si presenta e sia tenuta pertanto ad erogare servizi di qualità nel minor tempo possibile anche nei casi meno critici della vera emergenza. Di aver visto nel giusto mi conforta aver ricevuto solo plausi da parte dei colleghi direttamente interessati, segno che la denuncia ha colto nel segno di criticità ben note e documentabili. I modelli organizzativi in atto sono certamente perfettibili come tutto in sanità, pertanto invece di arroccarsi e parlare di protocolli salvifici ed autoapplicanti, sarebbe preferibile un confronto sereno per cercare di migliorare quanto in essere".

"E' indicativo il fatto che dopo la nostra denuncia, subito prima della smentita ufficiale del 31 gennaio, il direttore generale si sia premunito di potenziare nel week end 28-29 gennaio il personale di pronto soccorso con l’aggiunta di un medico, un infermiere e un operatore sociosanitario dalle ore 8 alle ore 20 e di approvare con una solerzia sospetta (30/1) una delibera di acquisto di ulteriori prestazioni da parte dell' Impresa Medica di Porto Viro, per una spesa stimata di 52.780 euro; tutto ciò al fine di potenziare un servizio, che si legge, 'ha una carenza di 5 medici nella dotazione organica' e di un concorso bandito in dicembre che tarda ad essere espletato (forse ci si doveva attivare prima?). Evidentemente non andava tutto bene come si vuol far credere!".

Anaao a poi qualcosa da dire al direttore generale anche a proposito della attivazione dell'ospedale di comunità a Trecenta, ossia di una struttura intermedia che dovrebbe compensare i tagli dei posti letto disposti nel pubblico nel 2013 (LEGGI ARTICOLO).

"Quanto ai 18 letti di ospedale di comunità che sono stati attivati - prosegue infatti Senesi - si evita di dire che sono gli stessi di lungodegenza soppressi (da 25 a 5) con una partita di giro che non aggiunge risorse ma si limita a cambiare l'insegna al reparto e ad alleggerire il bilancio perché i costi della degenza sono in parte scaricati sul sociale. Le dotazioni di letti attuali risentono certamente dei tagli operati anche dalla Regione e dalle precedenti gestioni: 3,0 posti letto per mille abitanti, e 0,7‰ per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie".

"Numeri che collocano il Veneto ai posti più bassi nel Nord-Italia e che sono quasi la metà di quelli dei sistemi sanitari con noi confrontabili vedi Belgio, Germania o Francia, che hanno affianco anche sistemi adeguati di assistenza extraospedaliera e cure primarie che da noi invece stentano a decollare. I tagli operati negli ultimi anni e il tentativo affannoso di recuperare ora il gap creato da anni di progressivo svuotamento degli organici non sono certo colpa del sindacato ma della politica nazionale-regionale e degli uffici tecnici di cui il direttore generale Compostella è stato esponente di rilievo quale direttore dell'agenzia regionale della sanità".

Senesi, poi, attacca anche su quelli che sono i tempi medi di attesa indicati dal direttore generale. "Si parla di tempi medi di stazionamento di 4 ore circa, ma se vogliamo portare statistiche valide e non specchietti, non si dovrebbero citare solo dati parziali e successivi al potenziamento degli organici dell'ultimo fine settimana ma anche i tempi massimi e le mediane di attesa nei vari giorni degli ultimi mesi e momenti della giornata".

"Infine, se si vuole veramente operare in trasparenza, invitiamo l'ufficio comunicazione aziendale a dare pari risalto oltre che alle smentite ufficiali, all'indagine in corso sul clima aziendale da parte dell'Università degli studi di Pisa per poter raggiungere un' adesione qualificata dei dipendenti. Da questi dati, espressione della libera e diretta opinione, avremo modo di conoscere cosa ne pensano del modo di lavorare in azienda. Noi non tifiamo certo per il 'tanto peggio tanto meglio” e non accettiamo che “chi disturba i manovratori' sia tacciato di offendere e denigrare".

"Forse il sindacato dà fastidio, ma noi cerchiamo di esercitare il nostro ruolo con la schiena diritta sapendo di essere nel giusto. Siamo alla vigilia di importanti decisioni sull' unificazione dei contratti aziendali e non ci faremo certo intimidire. Nel frattempo chiederemo agli uffici preposti di fornire i dati su quali sono le spettanze di ferie arretrate dei medici del PS e quale è stato il turnover degli ultimi 2 anni. Questo per adempiere al ruolo che ci compete di tutela del lavoro dei medici con cui ci confronteremo in assemblea.

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